Cabergolina Cos’è, come e quando si assume Controindicazioni
Cabergolina Cos’è, come e quando si assume Controindicazioni
Cabergolina deve essere somministrata con cautela a pazienti con un’anamnesi di malattie psicotiche mentali particolarmente gravi oppure laddove vi sia il rischio di psicosi post-parto. La sicurezza e l’efficacia di cabergolina nei bambini e negli adolescenti non sono state studiate, poiché il morbo di Parkinson non interessa queste fasce di età. I benefici di un trattamento continuativo devono essere riveduti regolarmente e periodicamente, tenendo conto dei rischi di reazioni fibrotiche e di valvulopatia (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8). Cabergolina Sandoz – Cabergolina – Trattamento del morbo di Parkinson Qualora sia stato preso in considerazione il trattamento a base di un agonista della dopamina, cabergolina è indicata come …
- Prima della somministrazione di cabergolina deve essere esclusa la possibilità che vi sia una gravidanza in atto e dopo il trattamento si deve prevenirla per almeno un mese.
- Le patologie fibrotiche possono avere un esordio insidioso e i pazienti devono essere costantemente monitorati per evitare il rischio di possibili manifestazioni di fibrosi progressive.
- I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
- Per la soppressione della lattazione il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale).
- Il trattamento con cabergolina deve essere interrotto nel caso in cui un ecocardiogramma riveli un nuovo riflusso valvolare o un aggravamento di un riflusso già esistente, un restringimento valvolare o un ispessimento dei lembi valvolari (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni).
Cosa succede quando si interrompe l’assunzione di Cabergolina?
Alle donne che non desiderano la https://www.rayco.co/primomed-25-methenolone-acetate-25-mg-deus-medical-2/ gravidanza, si deve consigliare di adottare un metodo di contraccezione meccanica durante il trattamento con DOSTINEX e dopo l’interruzione di DOSTINEX fino alla scomparsa dei cicli ovulatori. Poiché durante gli studi clinici DOSTINEX è stato principalmente somministrato durante i pasti e visto che la tollerabilità di questa classe di farmaci viene di solito incrementata dall’assunzione di cibo, si raccomanda che DOSTINEX venga preferibilmente assunto con il cibo. La dose di DOSTINEX raccomandata inizialmente è di 0,5 mg/settimana somministrati in una o due volte (mezza compressa da 0,5 mg alla settimana ad esempio lunedì e giovedì). La dose settimanale va aumentata gradualmente, preferibilmente attraverso l’aggiunta di 0,5 mg a settimana a intervalli mensili fino a che non si raggiunga una risposta terapeutica ottimale.
Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni). La cabergolina deve essere somministrata con cautela in pazienti affetti da preesistenti patologie cardiovascolari, da ipotensione, da sindrome di Raynaud, da ulcera peptica e da sanguinamenti gastrointestinali. Va prestata attenzione anche alla somministrazione di cabergolina in pazienti con patologie renali e/o epatiche preesistenti. Poiché la cabergolina può causare attacchi di sonno improvviso, è vivamente sconsigliata la guida di veicoli o l’uso di macchinari da parte di pazienti in terapia con il farmaco. In pazienti con insufficienza epatica grave che ricevono un trattamento prolungato con cabergolina devono essere prese in considerazione dosi più basse.
6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Rispetto ai volontari sani e a quelli con minor grado di insufficienza epatica, è stato osservato un aumento dell’AUC nei pazienti con grave insufficienza epatica (Child-Pugh C) che hanno ricevuto una dose singola di 1 mg. Per questi pazienti il dosaggio deve essere stabilito con cautela; si raccomanda altresi che il dosaggio quotidiano non superi 1 mg. Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni). La cabergolina non deve essere somministrata in dosi singole superiori a 0,25 mg a donne che allattano in trattamento per la soppressione della lattazione per evitare il rischio di ipotensione posturale.
Funziona aumentando una sostanza chimica chiamata dopamina nel cervello, che diminuisce la quantità di prolattina rilasciata. La cabergolina può causare gravi patologie cardiache, fra cui valvulopatie cardiache (cioè patologie delle valvole del cuore), pericarditi (cioè infiammazioni del pericardio, la membrana che riveste il cuore) e versamenti pericardici (accumulo di liquido nello spazio pericardico, ovvero lo spazio compreso fra il pericardio e il cuore). Occorre prendere in considerazioni le interazioni con altri medicinali che possono ridurre la pressione sanguigna. Ulteriori appropriati esami diagnostici come la velocità di sedimentazione eritrocitaria e misurazioni della creatinina sierica devono essere effettuati se necessario per supportare la diagnosi di disturbi fibrotici. L’eventuale opportunità di effettuare altri esami clinici (per esempio un controllo fisiologico generale, inclusa auscultazione cardiaca, un esame radiologico, una scansione CT) deve essere valutata su base individuale.
DOSTINEX è un derivato dell’ergot ad azione dopaminergica con un potente e prolungato effetto di inibizione dei livelli di prolattina. Come per gli altri derivati dell’ergot, DOSTINEX non deve essere somministrato a donne con ipertensione indotta dalla gravidanza, come la preeclampsia o l’ipertensione post-partum, a meno che il potenziale beneficio venga ritenuto superiore al possibile rischio. Quando sono indicate dosi superiori a 1 mg a settimana si consiglia la suddivisione della dose settimanale in somministrazioni multiple in quanto la tollerabilità di tali dosi prese in un’unica soluzione settimanalmente è stata valutata solo in poche pazienti.